Dossi irregolari anche in Via Turistica del Lago - 27-10-01 - Giuseppe Grimaldi

 

 

 

Qualche settimana fa sono state inserite nelle pagine del sito le foto testimonianti l'irregolarità dei dossi installati in Corso Trieste. Anche altre strade del centro urbano sono state oggetto della posa dei "rallentatori di velocità" e  le dimensioni dei dispositivi anche in questo caso non rispettano quanto stabilito dal Codice della Strada.

 

 

 

Nella strada in questione vige il limite massimo di velocità di 50 Km/h e quindi l'altezza massima consentita per l'utilizzo dei dossi è di 3.00 cm. Dalla foto si evince chiaramente che tale dimensione è abbondantemente superata.

 

Dopo l'intervento relativo ai "rallentatori di velocità" di Corso Trieste alcuni nostri lettori sostenevano che con il passare del tempo questi dispositivi sarebbero rientrati nelle dimensioni consentite.

Nella foto allegata ho misurato l'altezza dei dispositivi installati da circa un anno in Via Manzoni.

Come potete ben notare lo spessore del "rallentatore di velocità" supera ancora abbondantemente i 3.00 cm e sembra avere la stessa dimensione di quelli installati solo qualche giorno fa.

Altra nota dolente, che si può facilmente riscontrare, è lo scorretto montaggio di questi  dispositivi installati in Via Turistica del Lago.

I tasselli che compongono i "rallentatori di velocità" non sono completamente ed idoneamente fissati a terra. Infatti, dei 4 fori idonei al fissaggio, presenti su ogni piastra, ne sono utilizzati soltanto 2.

Ciò è in netto contrasto con quanto previsto dal Codice della Strada.

Ancora una volta ci troviamo di fronte alla realizzazione di un opera in forma approssimativa ed improvvisata e ripeto ILLEGALE nei confronti di quanto stabilito dal Codice della Strada.

Da sottolineare l'inefficienza degli organi competenti che almeno avrebbero dovuto controllare e verificare la funzionalità ed il corretto montaggio dell'opera costruita.

Il ricorso all'utilizzo dei dispositivi di rallentamento risulta inoltre decisamente penalizzante per gli utenti delle 2 ruote a pedali.

Questi nuovi ostacoli, che non rispettano le dimensioni massime stabilite dal Codice della Strada, costringono i ciclisti a nuovi percorsi da pista di slalom e così dopo i tombini e gli ostacoli sui marciapiedi si sono aggiunti nuovi impedimenti alla VIVIBILITA' telesina.

Non sarebbe il caso di destinare fondi al miglioramento della segnaletica e del manto stradale invece di continuare a sperperare capitali in soluzioni illegali e di dubbia utilità che creano, inoltre, nuovi ostacoli a quei cittadini "ecologici" che nel tempo libero preferiscono la bicicletta al proprio autoveicolo?